Il coaching, metodologia che integro nei miei percorsi individuali, si occupa spesso di aiutare a formare degli obiettivi sostenibili e a raggiungerli creando un piano di lavoro con azioni successive. In realtà un percorso di coaching è molto più che fissare un obiettivo e raggiungerlo. Un percorso di coaching è un percorso di crescita personale che crea dei cambiamenti significativi. Se ne hai fatto esperienza sai di cosa sto parlando.
Prima ancora di lavorare su un obiettivo e sulle azioni necessarie a raggiungerlo è fondamentale fare un lavoro profondo su di se’. Non si tratta infatti, solo di imparare a formulare un obiettivo che sia raggiungibile, positivo, etico ed emotivamente significativo, ma di verificare se è in linea con la propria direzione, con la propria visione.
La visione riguarda chi sei, i valori e i principi che ti guidano, le convinzioni potenzianti o limitanti che hai . Lavorare sulla formazione di un obiettivo senza avere una chiara visione della propria direzione è sicuramente uno degli errori più facili da fare. E questo può essere dovuto alla troppa attenzione che si rivolge al movimento del fare rispetto a quello dell’essere. Il coach è di fondamentale aiuto in questo percorso perché può aiutarti comprendere se fare ed essere sono in equilibrio.
Il “coaching psicomotorio”
Quando lavoro con un percorso di consapevolezza corporea con la psicomotricità integrata al coaching ho la possibilità di unire entrambe le potenzialità di questi due approcci /metodi.
L’approccio psicomotorio mi permette di lavorare sul e con il corpo per entrare in una dimensione di ascolto profondo. Mi permette di sostenere e accogliere la donna che chiede il mio aiuto e di renderla consapevole e autonoma. Gli strumenti di coaching mi aiutano a trasformare una situazione critica in una situazione di opportunità. Mi aiutano ad aiutare la donna che decide di diventare protagonista indipendente del proprio cambiamento.
Se sei interessata ai percorsi individuali che propongo puoi guardare qui: Il mio corpo, la mia guida.
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