L’ascolto del corpo è l’ascolto della propria saggezza interiore. Si dice che le parole non dette si nascondano in qualche parte del nostro corpo e lo stesso vale per le azioni non compiute. Ogni volta che inibisci un gesto, una parola, questi non spariscono nel nulla, ma restano incastrati nel corpo.
All’inizio il corpo ha tanto spazio libero e non è detto che te ne accorgi, pensi che va bene così, in fondo ciò che hai trattenuto non aveva importanza.
Poi però gli anni passano e lo spazio scarseggia.
Le parole non dette, le azioni non compiute si ammassano una sull’altra e cercano spazi tra un muscolo e l’altro. Alcune riescono a trovare delle stradine piccole piccole per occupare uno spazio ben profondo e si sistemano lì. Nascoste in profondità. Vicine alla tua essenza, in attesa di liberarsi .
Le parole non dette, le azioni inibite, pesano tanto e un peso dopo l’altro affaticano e appesantiscono il corpo.
E finalmente qualcosa accade: un torcicollo, un mal di schiena, un dolore al braccio, un mal di gola, una tosse insistente… E tu ti preoccupi, ti arrabbi, ti curi o provi a far tacere il dolore.
Qualsiasi strada sceglierai ciò che deve esserti ben chiaro è che ogni azione inibita, ogni parola non detta, vuole semplicemente essere liberata. L’unico modo che trova per farlo è attraverso un dolore che è, l’unico linguaggio che ha il potere di fermarti.
Il corpo conosce la strada e quando il corpo parla attraverso questo linguaggio vuole che tu possa vivere la tua essenza in libertà, non condizionata e non inibita.
Il corpo è il messaggero della tua essenza, della tua anima e ciò che ti indica è sempre per il tuo massimo bene. Affidarsi al corpo significa affidarsi alla propria saggezza interiore.
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