Uno degli strumenti che ho trovato più utili nell’ambito della metodologia del coaching è l’arte di porre domande.
Ci sono domande che “aprono le porte della consapevolezza”, altre che mettono in difficoltà o che fanno paura, ci sono domande che fanno male e domande che ti fanno battere il cuore.
Se accetti di andare in crisi e rispondi sinceramente vedrai una nuova strada aprirsi. Probabilmente una soluzione che non avevi assolutamente contemplato, o forse un’alternativa che sembrava impossibile.
Nella mia esperienza di psicomotricista-coach ho visto il potere delle domande in azione più di una volta ed ho potuto osservare volti cambiare, sguardi illuminarsi, movimenti crearsi, proprio grazie alle domande così dette “potenti”.
Come puo’ una sola domanda avere tutto questo potere?
Molto semplice! Una domanda diventa potente solo se si ha il coraggio di scrivere la risposta, perché il potere della domanda è nascosto nella risposta.
Fai attenzione a dove poni lo sguardo, perché se continui a porti domande, anche intelligenti, senza rispondere sarà difficile che la domanda possa esprimere tutto il suo potenziale.
Quello che ho osservato in questi anni è un fiorire di domande ma ben poche risposte. E allora, in questo periodo dell’anno (la fine dell’anno), un periodo ricco di domande importanti, non perdere l’occasione!
RISPONDI.
Scrivi la tua risposta, leggi la tua risposta, respira la tua risposta e un passo alla volta mettila in atto.
Il potere è tutto qua.
IN EQUILIBRIO TRA MODALITA’ DELL’ESSERE E MODALITA’ DEL FARE.
Buona pratica!
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2 pensieri su “Il potere delle domande”