Consapevolezza, Consapevolezza corporea

La memoria del corpo

Il corpo è il luogo delle nostre emozioni: è in questo luogo che nascono e si esprimono.

Le emozioni hanno un ruolo fondamentale all’interno del nostro corpo, ma non sempre ne siamo consapevoli. Hanno il potere di farci cambiare postura, di modificare il tono muscolare, di cambiare l’equilibrio tra un lato e l’altro del nostro corpo.

Le emozioni muovono la nostra energia.

E’ importante imparare a riconoscere le emozioni, sentendole nel corpo, dare il giusto nome, accoglierle e accettarle per poterle trasformare in una comunicazione efficace. Con la pratica mi sono resa conto che il corpo diventa uno strumento per accedere alla mente con modalita’ diverse, permettendoci di riconoscere le convinzioni che ci limitano e superarle.

Il corpo si allunga, respira e si rinforza e rimanda sensazioni, emozioni e pensieri alla mente, consapevole nel “qui e ora”, che ascolta ed osserva in silenzio senza giudizio. Questa comunicazione interna illumina le parti in ombra di noi stessi che hanno bisogno di essere ascoltate e ci mostra le nostre “parti luce” dalle quali poter trarre forza per affrontare
le difficolta’.

La memoria del corpo: la mia esperienza

Sia come psicomotricista che come persona ho avuto la fortuna di conoscere da vicino la memoria del corpo. Le emozioni provate, il nostro vissuto nei confronti delle esperienze, si fermano negli sguardi, nei respiri, nei muscoli, nei movimenti: il corpo tiene memoria di tutto.

Anche in assenza di patologie specifiche, il nostro corpo, con il passare degli anni, si modifica; ed è importante mantenere un orecchio costante a questi cambiamenti, per imparare ad accettarli per quello che sono e per fluire in sintonia con essi. Attraverso i movimenti si impara ad ascoltare i messaggi del nostro corpo e a lavorare con le emozioni che ne conseguono, con il fine ultimo di raggiungere una maggiore consapevolezza corporea e un ritrovato benessere psicofisico.

A volte accade che una parte del nostro corpo inizi ad attirare la nostra attenzione mandandoci dei segnali di disagio più o meno fastidiosi e più o meno insistenti: questo è il momento migliore per allenare il corpo-mente consapevole.

Essere presenti a sé stessi non significa tenere tutto sotto controllo ma osservare le emozioni che alcune attività, alcune relazioni, sono in grado di creare in noi e osservare come si esprimono nel corpo. Lo possiamo fare iniziando a lasciare da parte il ragionamento mentale e la verbalizzazione, facendo emergere l’intelligenza corporea, utilizzandola come bussola per orientarci nel cammino alla scoperta della nostra essenza.

Attraverso il movimento imparo, mi ascolto e mi conosco. Apprendo qualcosa di nuovo su di me, sugli altri e sul mondo che mi circonda . Il movimento diventa quindi un’esperienza relazionale e non solo un allenamento fisico: questa è la base del mio approccio . Rinforzando i muscoli più profondi del corpo si aumenta il tono muscolare mentre diminuisce il carico sulle articolazioni.
Rinforzando positivamente i pensieri si può affrontare meglio la nostra quotidianità.
Rendendo più flessibile il corpo si diventa più agili nei movimenti e si impara l’ economia del gesto.
Rendendo più flessibile la mente aumentano le possibilità di sperimentare l’arte quotidiana della felicità.

Tratto da “La mia consapevolezza è in movimento”

4 pensieri su “La memoria del corpo”

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