Esiste un tempo dell’essere ed un tempo del fare: per avere una vita più armoniosa con sé stesse/i e con gli altri è necessario che questi due tempi siano in equilibrio. Non sempre abbiamo bisogno di fare e non sempre possiamo stare nell’essere. Quando c’è un buon equilibrio tra questi due tempi la vita fluisce più semplicemente ed anche i problemi, che comunque non svaniscono, riescono ad essere affrontati in modo meno tragico e drammatico.
Ad essere precisa non si tratta di una questione di tempo, ma soprattutto di modalità o di atteggiamento mentale. Esiste una modalità prevalentemente legata al fare che ti porta ad essere sempre più veloce e a pretendere molto da te stessa/o e dagli altri. In questo modo corri il rischio di dimenticarti chi sei e perché fai ciò che fai. Perdi di vista la tua essenza e dimentichi la modalità dell’essere pensando sia più importante il tempo in cui “produci”.
Un tempo sono stata un essere facente, poi con l’aiuto della mindfulness e con la pratica ho trovato nuove sfumature del fare in connessione con l’essere.
Per farti capire meglio a cosa mi riferisco te lo lascio spiegare direttamente dalle parole che, per prime, mi hanno fatto riflettere su questo aspetto della mia vita.
Modalità dell’essere e modalità del fare
“Viviamo per cancellare gli impegni dalla lista delle cose da fare, poi cadiamo esausti sul letto alla fine della giornata, solo per saltare su il mattino seguente e lasciarci riafferrare ancora una volta dalla macina del mulino. Questo nostro modo di vivere, se lo vogliamo modo di vivere, è aggravato dai modi in cui le nostre vite sono condotte da aspettative sempre più veloci che imponiamo a noi stessi e che altri impongono a noi, così come facciamo noi con gli altri, a causa soprattutto della nostra sempre maggiore dipendenza dalla ubiquitaria tecnologia digitale e dai suoi effetti, che portano ad accelerare sempre più il nostro ritmo di vita.
Se non faremo attenzione, il rischio è diventare più degli esseri facenti che degli esseri umani, perdendo di vista chi sia la persona che sta facendo tutto questo, e soprattutto perché lo sta facendo. E’ a questo punto che arriva in soccorso la mindfulness, che ci ricorda che è possibile passare dalla modalità del fare a quella dell’essere, utilizzando attenzione e consapevolezza. Allora il nostro fare scaturirà dal nostro essere e quindi sarà integrato ed efficace”
Mindfulness per principianti Jon kabat Zinn
Prova a riflettere su quanto del tuo tempo è destinato al FARE e quanto all’ ESSERE e con quale modalità ti approcci alla vita. Una volta presa consapevolezza di questo, prova ad apportare i cambiamenti necessari ed entra in una dimensione di maggior equilibrio e sintonia.
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4 pensieri su “Il tempo dell’essere e il tempo del fare”