Farsi le “giuste” domande è il modo migliore per evolvere e scoprire ciò che veramente vuoi. Rispondere a queste domande è ciò che fa la differenza tra una persona che evolve e una che resta sempre sui suoi punti fermi.
In un precedente articolo ho già affrontato il potere delle domande e quanto sia importante imparare a rispondere in forma scritta in un percorso di crescita personale.
Il potere della domanda è nascosto nella tua risposta.
Accettare di fermarti per rispondere è un atto di coraggio che può aiutarti a capire in che direzione stai andando. Spesso un “clic”, un cambiamento, un’improvvisa intuizione, avviene proprio nel momento in cui trovi il coraggio di rispondere.
Rispondere in forma scritta, inoltre, può aiutarti a svelare una serie di convinzioni limitanti, di storie che ti racconti, che ad oggi non hanno più senso. La scrittura ha un grande potere: quello di fermarti e aiutarti a riflettere sulle parole che utilizzi.
Torno ad affrontare questo argomento perché è uno strumento che può fare la differenza e che, integrato alla pratica corporea, diventa ancora più potente. Nella mia esperienza ho trovato davvero efficiente la strategia di integrazione di ascolto del corpo e pratica delle domande.
Quello che ti suggerisco, è di entrare nel tuo spazio sacro, o di trovare del tempo per restare a respirare nel corpo, prima di rispondere ad una domanda di consapevolezza.
Le parole che seguono una pratica di ascolto corporeo sono spesso più “pulite” da condizionamenti, sono più vicine alla tua essenza. Sono parole che possono davvero aprire nuove finestre di consapevolezza. A volte possono anche iniziare ad indicarti la via da seguire.
Se vuoi avere un aiuto per contattare il tuo spazio sacro puoi farlo con le lezioni di consapevolezza gratuite.
5 pensieri su “Le domande di consapevolezza”