Organizzare uno spazio per la tua pratica a casa è il secondo elemento da affrontare per creare la tua routine di consapevolezza corporea. Una volta trovata la tua motivazione profonda puoi dedicarti a trovare il giusto spazio per praticare. Anche in questo caso non c’è una soluzione adatta a tutte ma ciò che è importante è che il tuo spazio per la pratica sia significativo ed emotivamente accogliente per te.
Ho identificato alcuni punti che sono stati utili nella ricerca del mio spazio ideale in casa. Li condivido con te non come regole da seguire ma come spunti di ispirazione e riflessione nella ricerca del tuo spazio.
LO SPAZIO DELLA PRATICA
- Intimità: è necessario per me che lo spazio della pratica sia un luogo in cui ti possa sentire come in un nido, protetta da sguardi, orecchie e giudizi esterni. Se vivi da sola non dovrebbe essere un problema. Se condividi la casa con altre persone hai la necessità di trovare uno spazio dove poter chiudere la porta.
- Materiali: Quali sono i materiali dei quali hai bisogno per la tua pratica? Man mano che la tua esperienza cresce anche la tua consapevolezza di ciò che hai bisogno matura. A dir la verità non hai bisogno di molto per iniziare se non un abbigliamento comodo. Tappetino, cuscino, coperta, quaderno, penna e la possibilità di ascoltare musica o lezioni guidate: questo è ciò che serve per la mia pratica. A volte inserisco anche altri strumenti come i tarocchi, le carte oracolo, palline da tennis, i mandala da colorare, un libro da leggere, in base al lavoro che ho pensato di fare.
- Spazio fisico minimo: in base a ciò che intendi fare potresti avere bisogno di più o meno spazio. Se la tua pratica di consapevolezza corporea consiste nella meditazione potresti avere bisogno unicamente di un cuscino o di una sedia e di un angolo piccolo della tua casa. Se la tua pratica di consapevolezza comporta anche delle pratiche di rilassamento e non hai spazio sufficiente per un tappetino sappi che anche il letto si può utilizzare.
- “Ambientazione”: se per entrare in uno stato di centratura hai bisogno di utilizzare elementi come la luce soffusa, accendere una candela o un incenso, fallo. Utilizza tutto ciò che rende il tuo ambiente più accogliente, ma ricordati che puoi raggiungere il tuo centro anche in mezzo al caos, perché lo spazio più accogliente è quello che si trova dentro di te.
Ti lascio alla creazione del tuo spazio. Il prossimo articolo dedicato al tempo della pratica lo trovi qui.
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2 pensieri su “Lo spazio della pratica: come organizzarlo”