Consapevolezza

Come stai?

Come stai? 
Questa è una delle domande più potenti che io conosca.

Cosa sono le domande potenti? 
Le domande potenti sono quelle che hanno il potere di creare lo spazio dentro di noi e che ci inducono a rallentare per guardarci dentro con calma e sincerità. 

Il potere della domanda è nascosto nel viaggio che fai dentro di te alla ricerca della tua risposta.

Accettare di fermarti per rispondere è un atto di coraggio che può aiutarti a capire in che direzione stai andando. Spesso un “clic”, un cambiamento, un’improvvisa intuizione, avvengono proprio nel momento in cui trovi il coraggio di rispondere. 

Fatte queste poche premesse sul significato delle domande in un percorso di crescita interiore, voglio raccontarti un esperimento che ho fatto la scorsa primavera su me stessa lavorando con la pratica corporea abbinata alla domanda “come stai?”.

Ecco come e cosa ho fatto:


Ho scelto un tempo sufficientemente lungo ma non troppo e significativo per me: dal 2 febbraio 2022 (festa della candelora) al 20 marzo 2022 (equinozio di primavera). Ogni giorno prima e dopo la mia pratica corporea ho scritto su un quaderno la risposta alla domanda “come stai?” rivolgendola a me stessa. 

E così, giorno dopo giorno, ho collezionato una serie di risposte, prima e dopo la pratica, senza mai leggerle fino al 21 marzogiorno che ho dedicato alla lettura e all’osservazione di ciò che è emerso. E’ stato un esperimento che mi ha sorpreso per la sua semplicità (che non è sinonimo di facilità, attenzione!) e per la sua potenza. 

Non voglio entrare in merito a ciò che ho scoperto e come questo gioco di consapevolezza ha cambiato alcuni miei programmi, ma voglio condividere con te che mi leggi, una delle conferme che ho ricevuto.

La differenza delle risposte tra il prima e il dopo pratica corporea è evidente, non solo in termini di benessere generale e centratura, ma soprattutto in termini di qualità dell’attenzione e dell’ascolto dei propri bisogni. Dopo la pratica corporea è più facile riconoscere le priorità e, di conseguenza, riorganizzare le energie e le risorse. 

(N.B. : la pratica corporea alla quale io faccio riferimento ha una durata di circa 45 minuti e comprende diverse metodologie di ascolto corporeo che alterno in base alle giornate. Non è mai la stessa, così come io non sono mai la stessa. )

Ho deciso di raccontarti la mia esperienza per ispirare la tua pratica di consapevolezza. Se vuoi puoi provare anche tu a fare questo esperimento come ho fatto io o modificandolo in base ai tuoi ritmi e alle tue necessità.

In foto puoi scoprire una delle mie tante risposte alla domanda come stai? 😉 Si tratta di un arazzo che ho realizzato con la tecnica del macramè e che ho dedicato al quinto chakra e alla comunicazione.

P.S. Se vuoi vedere altre foto delle mie creazioni le puoi trovare qui https://macrameditazione.wordpress.com/

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