Questa settimana ti propongo un viaggio nel blog. La parola chiave di questo itinerario è la pratica a casa. Gli itinerari di viaggio nel blog sono una modalità creativa per mettere ordine nel materiale che, mese dopo mese, sta costruendo questo blog. Se ti sei persa le puntate precedenti le puoi trovare qui.
Per creare la tua routine di consapevolezza corporea a casa hai bisogno, oltre ad una minima conoscenza di base, di quattro elementi per partire. Motivazione, autodisciplina, spazio e tempo. Praticare a casa da sola è la strada per allenare la tua consapevolezza corporea ma non può essere l’unica via, è necessario mantenere sempre un buon equilibrio tra solitudine e confronto con il mondo esterno.
Nel periodo di lockdown praticare a casa non è stata una scelta ma una necessità. Per me la pratica a casa è sempre stata invece un elemento fondamentale. Sapersi organizzare una routine di pratica in autonomia, è un obiettivo importante da raggiungere se si sceglie di percorrere il sentiero della consapevolezza corporea.
Di seguito trovi le tappe che ho scelto di proporti per questo nuovo itinerario. Come sempre, per leggere gli articoli clicca sul link colorato della tappa.
La pratica a casa
La prima tappa è la motivazione. Il primo elemento senza il quale la tua pratica non sarà a lungo termine e probabilmente anche poco costruttiva è la motivazione. Senza una motivazione profonda non riuscirai a mantenerti costante e coerente con la tua essenza.
Organizzare uno spazio per la tua pratica a casa è la seconda tappa da affrontare per creare la tua routine di consapevolezza corporea.
La terza tappa è quella del tempo della pratica e delle tre domande che sorgono naturali: Ed ora cosa faccio? Per quanto tempo? Quante volte alla settimana?
L’autodisciplina è l’argomento che conclude questo itinerario ed è la nostra ultima e quarta tappa.
Concludo qui questa seconda serie dedicata ai viaggi nel blog , la prossima settimana tornerò a raccontarti del libro e del dietro le quinte con gli approfondimenti e le curiosità.
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